Prime impressioni sulla Var


Il primo uomo dell'era moderna che gridava alla moviola in campo è stato il mitico Aldo Biscardi che ruggiva come un forsennato in ogni puntata della sua mitica trasmissione del " il processo del lunedi". Che tempi ! Ma veniamo ai giorni nostri in cui sembra tutto fatto, abbiamo finalmente la possibilità di verificare che un eventuale errore arbitrale non sia legittimato dall'ingiustizia come se nulla fosse. Infatti le prime impressioni sulla Var sembrano essere delle più entusiasmanti. C'è un però come in tutte le cose, soprattutto quelle più innovative. Infatti se è vero che la Var ha determinato una netta riduzione degli errori arbitrali, dall'altra c'è chi grida al suo abuso. Ma come ? Di già ?

Andiamo per ordine, sappiamo che la Var quando viene utilizzata nei casi di incertezza e contestazione nei confronti di una scelta arbitrale va tutto bene, il problema è quando il dubbio comportamento arbitrale e dei suoi assistenti non danno spazio all'utilizzo della Var per assicurare la loro perfetta buona fede e che non ci siano margini di errore nelle loro scelte. Qui mi sorgono diversi dubbi. La Var secondo me è veramente utile se viene adoperata in ogni situazione dubbia derivante dalla terna arbitraria. Se viene usata una volta su due già si perde il senso primario della Var, cioè quello di apportare quegli accorgimenti che fino ad oggi nel calcio non c'erano. Quindi dovendo esprimere le prime impressioni sulla Var possiamo sicuramente dire che è uno strumento tecnologico valido ma se non viene introdotto in ogni situazione poco certa, è inutile averlo messo anche nello sport del calcio.

Ovviamente ci sono già critici che sostengono che un uso esagerato della Var possa compromettere la bellezza e la fluidità del gioco in campo, dall'altra c'è chi sostiene l'esatto opposto. Io credo, senza possibilità di smentita, che la Var debba essere utilizzata sempre e senza eccezioni, perché come ho già detto, un uso fatto col conta gocce potrebbe riportare nuovamente disequilibrio tra le parti, soprattutto tra le squadre avversarie. Le prime impressioni sulla Var sarebbero buone se solo ci fosse la condivisione del fatto che uno strumento tecnologico ha il principale scopo di fare quello che l'uomo non è in grado di fare in tempi stretti e senza margine d'errore. Se si comincia a porre i primi paletti sulla sua adeguata utilizzazione, si comincia senza dubbio a fare già i primi passi indietro.

La Var ha quindi ragione di esistere a condizione che si prenda atto del fatto che l'uomo deve affidarsi a lei e non a quelli che sono gli interessi ordinari tipici del mondo del calcio. Mi riferisco principalmente ai soldi, agli interessi personali e ad ogni altra cosa che possa andare ad inficiare sul buon uso della Var. Quindi se vogliamo trarre delle conclusioni sulla Var in campo, l'unica cosa da dire e da condividere è quella di lasciarla lavorare il più possibile senza applicare due pesi e due misure nella sua applicazione. Cosa assai tipica nel paese Italia.